Antonio Papasso
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Il periodo da metà degli anni settanta fino agli ottanta è proficuo per l'incisione
e la stampa. Papasso realizza, in prima persona, alcune raccolte incisorie
assolutamente nuove. L'opera incisoria non nasce dal subordinarsi, in
altro contesto tecnico, alle creazioni in diretta sulla superficie delle
tavole, ma attinge a matrici, in tempi e spazi di cui lo stesso autore
non sa. Non è un caso che il letterato E. Sanguineti affianchi in un gioco
di contrappunto le immagini alle parole della poesia che gli è appartenente. Le raccolte sono accompagnate: Aldo Cairola per "GENEALOGIA 1976", Gillo Dorfles per "CANTA 1981", Edoardo Sanguineti per "RE-SPIRA 1982" con una lettura poetica delle opere (triplice acrostico), Alfredo Giuliani per "RACCONTO 1982-83" e Giulio Carlo Argan per "FORMA NATURAE (archetipi & C.) del 1983", "PROMEMORIA e PRO-MEMORIA 1986/92". Gillo Dorfles nel 1989 riassume questo periodo soffermandosi su alcuni fogli della raccolta incisoria "CANTA" del 1981. |
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Raccolta Incisoria "CANTA", 1981 |
Raccolta Incisoria "RE/SPIRA", 1982 |
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Raccolta Incisoria "PROMEMORIA", 1986/92 |
"Qualunque
cosa incontriamo nel corso della vita - vediamo o sentiamo, interessa
o ci sia indifferente, nolente o volente diventa memoria! Larte è per tutti, è disponibile a produrre energia, a soddisfare i nostri veri bisogni, a suggerirci la strada della vita da seguire!" |
"Larte
è un qualcosa che non vediamo né sentiamo. Ciò che
vediamo e sentiamo non è altro che un prodotto dellarte" Gustav Jung |
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