"CANTA" 1981

"Raccolta di 6 stampe originali a colori. Postfazione di Gillo Dorfles"
L’opera CANTA è presente nelle seguenti Collezioni:
Gabinetto Disegni e Stampe (Roma) - StedelijK Museum (Amsterdam)


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Scrive Dorfles

Un disco bianco percorso da una sottile traccia sanguigna; due losanghe irregolari che si confrontano; un foglio lacerato su cui sono distesi minuti segni di un alfabeto asemantico, una figura ovoidale percorsa da brevi tracce cui è sovrapposto un minuto frammento di trina; e ancora: un disco incassato entro un cercine a rilievo, pur esso circondato da punteggiature appena accennate; e finalmente un triangolo rettangolo inclusa in una forma ameboide che, a sua volta, è percorso da segno cruciforme...
Non ho fatto altro che descrivere, con parole le più disadorne, questa sequenza di sei tavole che Papasso ha inciso e che costituiscono - comunque le si voglia considerare - un percorso e insieme un racconto (o un canto, se vogliamo attenerci al titolo della breve serie).
Sono tavole di calibrata levità, di sofisticata esecuzione. Dove ogni segno si riallaccia al precedente, quasi a completare un discorso appena iniziato, che deve proseguire e che, infatti s'allarga, si approfondisce, man mano che ne seguiamo l'iter, e finalmente si conclude con un'ultima «parola» più perentoria, più definitiva delle precedenti.
Parleremo, allora, d'una trasposizione in segni visivi d'un'intima narrazione dell'artista? Invocheremo analogie - effettive o presunte - tra forme circolari, rettangolari, lineari, e gli eventuali sentimenti che agitano - o agitavano - l'artista mentre era intento a queste tavole?
O non sarebbe più giusto riaffermare una equivalenza tra certi elementi morfologici e certe atmosfere eticoestetiche? Riconoscere a Papasso - come ad ogni artista - il diritto-dovere di seguire la sua vena «poietica» (e in questo caso - possiamo ben dirlo - poetica) non perché io voglia assimilare troppo forzatamente parole e immagine grafica, ma perché effettivamente questi fogli, così sommessi e guardinghi, mi ricordano le pagine d'un poema in divenire: mi fanno comprendere le qualità - non solo tecniche e di notevole maestria incisoria - ma le qualità di sensibilità e di pensiero di cui l'artista toscano appare acutamente e schivamente partecipe.


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